
Quando le cose intorno a noi cambiano può essere d’aiuto cambiare il nostro approccio, per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
All’ inizio dell’allestimento di una fiera i padiglioni sono semivuoti. Arrivano solo i primi allestitori, i materiali dei primi stand ( generalmente quelli più complessi).
Ci si sposta all’interno di questi spazi con facilità: c’è molto spazio libero, i percorsi sono lineari, si vede chiaramente dove si trova lo stand che dobbiamo raggiungere.
Con l’avanzamento dei lavori, arrivano altri stand e altri materiali ad occupare gli spazi che erano liberi. Ogni giorno qualche area viene occupata. Ogni giorno i percorsi cambiano. Sappiamo dove si trova lo stand che dobbiamo raggiungere ma i percorsi liberi e conosciuti che abbiamo usato nei giorni precedenti ora sono pieni di ostacoli: altri materiali, altri stand.
Allora cambiamo percorso. Questa cosa all’inizio può indisporci: ci sembra di perderci, di perdere tempo. Però troviamo comunque la strada e lungo questa strada abbiamo anche piacevoli sorprese: un particolare costruttivo interessante, un materiale che non conosciamo, soluzioni di ambienti da cui possiamo prendere ispirazione.
Quello che sembrava solo un impedimento può diventare un percorso che propone nuovi stimoli.
Nuova prospettiva
Credo che questo tipo di approccio si può riproporre per le nostre questione lavorative.
Quando le vecchie strade non sono più praticabili ma sappiamo molto chiaramente dove vogliamo arrivare, dobbiamo trovare nuove strade e nuovi modi per raggiungere la nostra meta.
Questo presuppone naturalmente il fatto di conoscere bene prima quali sono i nostri obiettivi ( lavorativi, economici, formativi) : senza questa premessa non è possibile organizzare il nostro cambiamento di strategia.
Ma prima di arrivare ad organizzare la strategia vera e propria molte volte è necessario cambiare il nostro punto di vista. Per ampliare le possibilità che prendiamo in considerazione, per partire da altri presupposti, altre idee.
Ed ecco quindi che le nostre capacità di essere «elastici» e adottare un «pensiero laterale» e comunicare in modo diverso, possono essere sviluppate con qualche accorgimento, prendendo in considerazione nuovi strumenti.
Nuovi strumenti
Possiamo pensare di investire tempo nella formazione specializzata o diversificata che ci apre nuove strade o nuovi approcci per migliorare la nostra offerta di servizi, renderla particolare e più legata alle specificità del nostro target. Oppure si può rivelare utile per la nostra creatività, che si nutre molto spesso di stimoli esterni al nostro settore.
Per esempio uno strumento utile e gratuito potrebbe essere frequentare un corso presso i MOOC. Si tratta di piattaforme che offrono corsi online gratuiti garantendo la comodità di poterlo fare dove ci è più comodo, attraverso una connessione internet ( qui trovate alcune informazioni)
Possiamo trovare nuovi modi di comunicare il nostro lavoro e le nostre passioni, valutando strumenti nuovi rispetto al nostri canali tradizionali
Si può finalmente concretizzare l’idea di realizzare un sito internet e costruire un blog ( ne parlo in questo articolo)
Oppure decidere di dedicare più tempo ad un canale social con il quale ci troviamo bene e organizzare un piano di comunicazione più strutturato senza lasciare le pubblicazioni al caso o all’ispirazione ( che nelle nostre giornate frenetiche finisce con l’essere totalmente assente)
Questi sono alcuni suggerimenti che possono essere di ispirazione per chi vuole cambiare prospettiva e provare strade diverse. Spero siano lo spunto dal quale possiate partire per trovare altre possibilità in linea con la vostra voglia di cambiare.
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