
In tempi difficili in cui , per qualcuno, anche un medico può sembrare superfluo, proviamo a riflettere su alcuni aspetti che mettono in evidenza il contributo di valore che un architetto offre nella progettazione o ristrutturazione di una casa
Capita di trovarsi in una casa, o un appartamento da un pò di anni. Quando ci sei entrato la prima volta ti calzava come un guanto, qualunque fosse la sua dimensione. Hai visto gli spazi che si adattavano perfettamente al tuo modo di vivere. Oppure al contrario ti sei adattato molto volentieri un po’ alla volta.
Questione spesso presa in considerazione: se siamo noi che ci adattiamo agli spazi, che “impariamo” ad usarli o sono gli spazi che devono essere adattati a noi e quindi realizzati in base al nostro modo di muoverci e di vivere.
Per essere precisi e tecnici, la definizione è determinismo architettonico ( di psicologia architettonica si parla anche in “ Che cos’è la psicologia architettonica” – M. Bonaiuto; E. Bilotta; F. Fornara – Carocci Editore) È un concetto che prende il suo significo dalla sociologia e studia la relazione che si instaura fra l’uomo ed il suo ambiente o la sua casa. Spesso le ricerche in questo ambito vengono utilizzate per progettare spazi urbani o grandi complessi, per capirne il loro utilizzo e l’effetto comportamentale che potrebbero avere sulle persone.
Ma torniamo ai nostri spazi privati. Anche nei nostri appartamenti possiamo prendere in considerazione una piccola parte di questo ragionamento.
Spesso capita che prendiamo “l’abitudine” di usare gli spazi in un certo modo perché ci adattiamo a come sono fatti. I nostri ritmi quotidiani vengono scanditi anche da come sono organizzati gli spazi domestici ( o di lavoro).
Forse cuciniamo meno spesso perché non ci sentiamo a nostro agio nella cucina che abbiamo ( anche se perfettamente accessoriata) oppure percepiamo disordine in soggiorno (anche se è tutto perfettamente in ordine) perché l’ambiente non è stato pensato in modo funzionale e accogliente.
la sensazione di muoversi in uno spazio confortevole o meno cambia molto la percezione che abbiamo di casa nostra.
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Mi serve un architetto
Il progetto di una casa o un appartamento fa riferimento come base alla normativa. Regolamenti edilizi garantiscono che le regole di salubrità e di spazio sufficiente siano rispettate. Ma questo è solo l’inizio.
Gli architetti non devono costruire case che siano solo “a norma”. Il lavoro di un architetto sarà quello di capire gli spazi che devono essere riorganizzati e valorizzarli in base alle esigenze di chi ci vivrà.
Uno stesso appartamento o una casa posso avere diverse anime. Per trovare quella che sarà la vostra “anima gemella immobiliare” ci sarà da fare un lavoro di ricerca di nuove disposizioni, nuovi materiali, punti di vista, oggetti, arredi. Tutti aspetti connessi fra loro, come la ricetta perfetta del vostro dolce preferito.
Chi si occupa del progetto della vostra casa non può solo rispettare le regole e “fare le cose come le fanno tutti”. Dopo una ristrutturazione devono nascere nuovi spazi e nuovi modi di vivere la casa.
Chi si occupa di architettura, progetti di edilizia, appena riesce a sconfiggere la mole di burocrazia e normative italiane che devono essere rispettate, si prenderà cura di questi spazi per realizzare “ il vostro modo di vivere”.
Che sia il progetto di una casa nuova, oppure la trasformazione di una che già esiste, è un’occasione preziosa per sentire la necessità di voler vivere i vostri spazi in modo più personale oppure farvi ispirare da nuove visioni che migliorano la vostra vita quotidiana.
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