
Torniamo a casa. Entriamo in casa. Rimaniamo a casa.
No, non voglio comporre il manifesto dei pantofolai. Il fatto è che tutte queste espressioni vengono associate sempre ad un senso di sicurezza e di comfort.
La casa è un rifugio dalle tempeste − da qualsiasi tipo di tempesta.
(William Bennett)
Sicuramente il legame tra il concetto di casa e la sensazione di sicurezza è uno di quelli più indissolubili. La casa nasce come rifugio primario e nel corso del tempo, travolta da trasformazioni ormai innumerevoli, non si è però mai spogliata di questa associazione.
Più che la forma stessa della casa, o la sua grandezza, è proprio la sensazione di trovarsi in un luogo che ci accoglie con facilità e che ci protegge che ci dà la sensazione di casa.
Di volta in volta, in relazione ai bisogni individuali o alle possibilità economiche, ci troviamo di fronte a diverse soluzioni di abitazioni.
C’è chi associa sicurezza ed accoglienza ad una casa isolata e protetta dall’esterno.
C’è chi preferisce il condominio per la sua capacità di aggregazione ( non sempre pacifica in verità…..) e definizione degli spazi privati ( anche qui…. grandi conflitti)
Negli ultimi anni, complici gli stili di vita delle grandi metropoli e le nuove composizioni famigliari, nascono nuovi modi di abitare. Gli spazi privati si riducono, con case sempre più piccole, ma si garantisce la socialità e ambienti gradevoli, prendendo a prestito spazi tradizionalmente pubblici per farli diventare un salotto comune ( come scrive il NewYorkTimes dei caffè condominiali )
Che poi in effetti qualcuno ha affermato che “ avere dei buoni vicini è come avere una casa più grande” ( cit. anonimo)
Si trasforma lo spazio dove si abita, perché le esigenze sono differenti. Ma si mantengono quelle relazioni che ci fanno sentire “a casa”
Comodi comodi
Quello che poi ci fa sentire bene a casa nostra è la sensazione di comfort, di facilità. Un comfort che si compone di diverse piccole cose ( comprese le ciabatte….)

Il modo in cui viviamo in casa, il modo in cui la utilizziamo effettivamente, cambia molto la percezione che abbiamo di comodità.
Molte volte si tratta di fare piccole trasformazioni che accompagnano i nostri nuovi ritmi di vita. Magari basta cambiare parte dell’arredamento o modificare l’uso di una stanza. Per esempio se si decide di spostare il proprio ufficio in casa.
In altri casi invece, la nostra casa di sempre improvvisamente diventa un labirinto ad ostacoli da superare ogni giorno, e invece di sentirsi a proprio agio, ci si sente limitati e forse un po’ traditi da quegli spazi che abbiamo arredato con cura.
E’ il caso per esempio di chi si trova a diventare anziano e con qualche acciacco fisico che non permette più di “fare i gradini 4 per volta” ( e comunque neanche i più giovani sono più così allenati…). La stessa casa di prima diventa faticosa, magari solo perché ha troppi gradini, pavimenti scivolosi, arredamento scomodo e soluzioni poco funzionali che ci fanno fare fatica invece di facilitarci la vita. Togliendo un po’ di quel piacere di stare a casa a cui siamo legati.
Di nuovo al sicuro
Per fare in modo che la nostra casa non sia un luogo ostile, perdendo anche solo in parte quella caratteristica così confortante, è sufficiente guardarla con un’altra prospettiva, farle cambiare un po’ abito.
Come tra le persone ogni tanto bisogna cambiare il modo di relazionarsi per stare bene insieme, così possiamo cambiare la relazione con i nostri spazi.
Piccoli o grandi cambiamenti della vostra casa o del vostro appartamento possono permettere di ripristinare quella sensazione di spazio vitale che ci appartiene, dove possiamo muoverci con facilità e sicurezza.
Così non è necessario rinunciare alle vecchie abitudini, ma si può fare in modo che sia di nuovo tutto più semplice rendendo gli ambienti domestici più funzionali.
Un edificio prende forma, si abbellisce, si adatta alla vita chi vi abita. Per ricominciare questo ciclo ogni volta che si rende necessario, senza per questo perdere la sua identità. Anzi, ogni trasformazione tira fuori un pezzetto del potenziale che tutti gli edifici possiedono.
La casa che abbiamo scelto, magari tanti anni fa, o quella che dobbiamo ancora scegliere, si può arredare e modificare in tutti i modi necessari per far si che sia sempre il posto che ci accoglie e che ci fa stare bene.
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